Il testo descrittivo

Il testo descrittivo

Per fare una buona descrizione serve un occhio ladro e Marcello Argilli lo sapeva bene quando scriveva:
Beato chi ha l’occhio ladro
ovunque vede un quadro
e come i pittori
vive rubando forme e colori
“.


Ma come allenare l’occhio ladro a catturare la bellezza, le forme, i particolari, le sfumature?
Semplicemente guardando, osservando, scrutando, ispezionando, mirando, contemplando, volgendo lo sguardo intorno.

E così, libri in mano, si parte con la descrizione di sé, degli altri, del mondo.

Laboratorio di scrittura personale: “Io allo specchio” – Classe seconda

Occorrente:
Mirror di Suzy Lee, magnifico silent book;
uno specchietto per guardarsi fuori e dentro;
due occhi ladri;
una musica di sottofondo per favorire la concentrazione;
un foglio bianco per catturare le parole e i pensieri;
tante matite colorate.

Dopo essersi guardati fuori e dentro, dopo avere esplorato il proprio viso, la pancia, le mani, le gambe, i piedi i bambini e le bambine hanno scritto questo:

<<Guardandomi allo specchio ho scoperto che tra i miei capelli neri ci sono dei ciuffi più chiari che non vogliono stare fermi e vanno verso su>>.

<<Mi guardo allo specchio e mi vedo piccola. Ho gli occhi piccoli, il naso piccolo, le labbra piccole. Ho le sopracciglia lunghe e folte, le ciglia nerissime come quelle di mia madre. Le mie orecchie sono buffe, sono grandi e sbucano tra i capelli. Nello specchio vedo che i miei ricci sono a molla…>>.

<<I miei occhi sono grandi e hanno una parte bianca esterna e una parte più centrale del colore del cioccolato. Le mie labbra sono rosa, sono sottili e chiare e a forma di fragola. Le mie labbra sono sorridenti>>.

<<Allo specchio vedo che i miei occhi brillano, che la pelle del viso è chiara e ho un neo vicino all’orecchio che ha la forma di un vulcano>>.

<<Ho una faccia rotonda e nella testa tanti capelli biondi e sottili come gli spaghetti. I miei occhi sono azzurri come il cielo. Allo specchio però noto che un occhio è più azzurro e ha delle sfumature verdi. Le mie guance sono bianche e ho una fossetta sotto il mento. E nel collo ho delle rughe>>.

<>La mia pancia è morbida e ho tanti nei come macchie di cacao>>.

<<Le mie ginocchia sono durissime e ho un livido scuro che mi sono fatto giocando a calcio perché cado sempre. Ho le gambe veloci e magre, i piedi piccoli ma forti che mi fanno correre come un fulmine>>.